SHOWROOMS
Mentre il tuo team di vendita e assistenza fornisce l’adeguato servizio clienti, Airius collabora con il tuo sistema HVAC per fornire maggiore confort e risparmio energetico.
Per gli showroom Airius ha una soluzione su misura. Airius fornisce un efficiente movimento dell’aria per far ricircolare l’aria calda che sale verso l’alto ,dirigendola agli strati bassi durante l’inverno e ridurre il carico di lavoro per gli impianti di raffreddamento durante l’estate.
I destrificatori Airius forniscono una soluzione adeguata per tutti i tipi di soffitto e di struttura grazie ad una vasta gamma di prodotti in grado di soddisfare tutte le esigenze.
È fondamentale negli showroom che i potenziali clienti siano a proprio agio in modo da transitarvi il più a lungo possibile . Molti showroom soffrono di picchi di caldo e freddo. Negli showroom con soffitti alti il riscaldamento può essere costoso poiché il calore sale dalla superficie del pavimento e lontano dai clienti e dal personale. Gli showroom con pareti di vetro spesso agiscono come una serra con conseguenti temperature eccessivamente elevate.
Il sistema di destratificazione Airius dirige l’aria calda concentrata in prossimità dei soffitti fino al livello del pavimento in inverno. In estate un’efficiente circolazione dell’aria crea una “brezza” che ha un effetto rinfrescante naturale, riducendo così la quantità di aria condizionata necessaria per rendere confortevole l’ambiente. La circolazione dell’aria eviterà anche l’appannamento o la formazione di condensa sulle pareti di vetro, mantenendo i prodotti ben visibili.
Se stai cercando di ridurre il consumo di energia e i costi, migliorare la qualità dell’aria interna e i livelli di confort per clienti e personale e ridurre le emissioni di carbonio della tua azienda, il sistema di destratificazione di Airius è la soluzione.
"Il team Airius è stato estremamente efficiente. L’apparecchio è arrivato in tempi brevissimi ed il team Airius ha fornito al mio elettricista tutte le indicazioni necessarie per l’installazione.” Maria Moore